sabato 8 ottobre 2011

PERCHE’ LA GENTE SI COMPORTA IN UN CERTO MODO?

uomo vitruviano
Vi siete mai chiesti come mai alcune persone hanno sacrificato la vita per la loro causa (Ghandi, Martin Luter King, Nelson Mandela e altri) mentre altre prendono la vita degli altri, magari col solo gusto di uccidere e avere potere? (Salvatore Riina, Raffaele Cutolo, Bernardo Provenzano e altri).

Consideriamo che nella nostra vita tutto ciò che abbiamo sperimentato nel bene e nel male, nelle circostanze di: eventi, persone, cose, luoghi, tempi. Hanno creato un modello di personalità

Premetto che non è una regola che chi è stato amato di più o ha avuto la qualità della vita migliore nella fanciullezza e nell’adolescenza, abbia una personalità più stabile di quelli che al contrario magari hanno molto sofferto, anche se i primi potrebbero essere più avvantaggiati.


La psicologia fornisce la risposta fondamentale del perché la gente si comporta in un certo modo.
Chiunque noi siamo, qualunque cosa noi facciamo, esiste una forza comune che determina tutte le nostre emozioni e azioni, la qualità della nostra vita e, in definitiva, il nostro destino.

Quella forza universale si chiama “bisogni dell’uomo”. A prescindere della nostra identità, del nostro vissuto personale, dalla nostra professione, religione, razza o dal nostro credo, ogni giorno siamo spinti a soddisfare quei bisogni primari che da millenni sono parte integrante della natura umana. Siamo tutti unici e speciali, eppure condividiamo la stessa essenza di base.

I bisogni sono sei di cui quattro sono i primari, e due quelli spirituali, vediamoli meglio:

I QUATTRO BISOGNI PRIMARI

1) Tutti hanno bisogno di certezze per quanto riguarda le necessità di base (cibo, casa, e altre risorse materiali). Se non si è in grado di controllare le circostanze fisiche, a volte la certezza è ricercata attraverso fattori mentali quali fede religiosa oppure l’ottimismo.

2) Gli esseri umani hanno bisogno di cambiare stato d’animo, di fare esercizio fisico e coltivare la forma fisica ed emotiva. Di conseguenza, è ricercata la varietà in modi diversi (stimoli ambienti, attività fisica, sbalzi d’umore, intrattenimento, cibo o altro).

3) Tutti hanno bisogno di sentirsi speciali e importanti. Gli essere umani ricercano l’importanza attraverso il riconoscimento proprio o degli altri.
A volte chi non si sente importante cerca di farsi riconoscere arrabbiandosi, oppure
attraverso metodi paradossali (far riconoscere l’importanza della propria non
importanza, oppure la portata e la complessità dei propri problemi). E’ importante
ricordare che per alcuni la disperazione è forza.
    
4) Gli esseri umani hanno bisogno di sentire un legame con qualcuno o qualcosa (una
persona, un’ideale, un’abitudine, oppure un senso d’identità). Il legame può essere espresso attraverso l’amore o un altro tipo di coinvolgimento (ad esempio, un individuo può percepire un senso di legame anche alla presenza di un’interazione aggressiva).

I DUE BISOGNI SPIRITUALI

5) Nell’universo tutto cresce oppure muore. Non esiste una terza alternativa. Gli esseri
umani, provano un senso di soddisfazione spirituale soltanto se le proprie abilità e
conoscenze, si ampliano.

6) Proprio com’è impossibile sopravvivere senza il contributo al proprio benessere da
parte degli altri ( i neonati non sopravvivono da soli), non vi può essere una vera
soddisfazione spirituale se non si contribuisce alla vita degli altri.


Per concludere, gli esseri umani soddisfano i propri bisogni in maniera positiva, negativa oppure neutra, ma tutti riescono a soddisfare i propri bisogni in qualche maniera.
Qualunque attività, azione oppure emozione tale da soddisfare almeno tre bisogni ad alto livello si trasforma, di fatto, una forma di dipendenza. Gli esseri umani hanno dipendenze di tipo positivo, negativo, neutro.

E’ sempre possibile soddisfare un bisogno; il segreto consiste nell’individuare una maniera sostenibile e che procuri più piacere che dolore.
Soltanto riuscendo a soddisfare i bisogni dello spirito sarà possibile raggiungere l’obiettivo di una gioia sostenibile piuttosto che quello di un piacere momentaneo.

Tratto dal corso, “SPRIGIONA IL POTERE CHE E' IN TE” di Anthony Robbins.

Giovanni Carrieri.




La sintesi di Roberto Re.





 



Nessun commento:

Posta un commento